Nei centri SYNLAB SDN di Napoli (Via Gianturco 113, Via Crispi 8, Via Guantai Nuovi 13/15/17) e provincia di Napoli (IGEA Sant’Antimo Via degli Oleandri 38 e Grumo Nevano Corso Garibaldi 186) sono disponibili:

  • Le più innovative attrezzature
  • Qualità diagnostica di eccellenza
  • Tempi di attesa brevi
  • Ambienti sereni e confortevoli

I due principali tipi di prestazioni di imaging in medicina nucleare sono la PET (insieme alle metodiche ibride, TC-PET e RM-PET) e le Scintigrafie o Tomoscintigrafie. 

Tutte le strutture SDN sono accreditate con il sistema sanitario nazionale e convenzionate con i principali fondi assicurativi.

PET

Cos’è e a cosa serve?

La PET (Positron Emission Tomography) è una metodica di diagnostica nucleare utilizzata in ambito oncologico. Consente di individuare precocemente le neoplasie e di valutarne la dimensione e la localizzazione. Viene utilizzata durante i follow-up oncologici in neurologia per la diagnosi differenziale tra malattia di Alzhemier e altre demenze, in cardiologia e ortopedia. L’esame si basa sulla somministrazione di radiofarmaci per via endovenosa, permettendo di mappare il tessuto patologico e di eseguire una precisa stadiazione. Ognuno dei farmaci utilizzati ha specifiche molecole che vengono riconosciute dai tessuti da indagare, rendendo la PET un esame con alto grado di precisione.

A differenza delle altre metodiche di diagnostica per immagini (come la TAC e la RM) che mostrano le alterazioni morfologiche degli organi, la PET consente di rilevare alterazioni funzionali, e quindi anche molto precoci, di organi e apparati. La funzione degli organi, infatti, si altera e subisce modificazioni molto prima della forma, per questo la PET è un valido aiuto per la diagnosi precoce soprattutto per alcune malattie, come i tumori, dove risulta indispensabile.

La durata dell’esame varia dai 40 ai 60 minuti.  Al termine dell’esame il paziente riprende le normali attività quotidiane. Si consiglia di bere molta acqua per eliminare il farmaco somministrato.  

Quali PET si effettuano?

  • Risonanza Magnetica – PET in un unico esame
  • PET
  • Tomografia Computerizzata Multidetettore 
  • PET con psma  

La PET con 68-Gallio PSMA è una metodica che garantisce una maggiore precisione nello studio del tumore alla prostata: il PSMA, infatti, è un antigene di membrana specifico per la prostata, presente in grande quantità sulla superficie delle cellule tumorali della neoplasia prostatica e quindi è un marker ideale per individuare le cellule tumorali attraverso la PET. Può essere richiesta dallo specialista sia in fase di stadiazione per la malattia prostatica con rischio intermedio o alto, che durante il follow-up dopo prostatectomia o radioterapia in caso di incremento del valore del PSA.

Vizamyl è impiegato nella PET cerebrale in pazienti con disturbi di memoria, per consentire ai medici di rilevare la presenza o meno di quantitativi significativi di placche di β‑amiloide nel cervello. Le placche di β-amiloide sono depositi talvolta presenti nel cervello di persone con problemi di memoria causati da demenza (come la malattia di Alzheimer, la demenza con corpi di Lewy e il morbo di Parkinson) nonché nel cervello di alcuni anziani privi di sintomi di demenza.

La PET/CT (Positron Emission Tomography/Computed Tomography) total body con 18F-colina trova indicazione principalmente nella valutazione dei pazienti con tumore della prostata. 

La colina si concentra in maniera elevata nelle cellule del tumore della prostata e delle localizzazioni a distanza di questa malattia.

La tomografia miocardica di perfusione – vitalità [PET-CT] è un esame che consente di valutare l’integrità/vitalità del miocardio. Il radiofarmaco utilizzato è 18FDG, un analogo del glucosio, che evidenzia la attività del metabolismo glucidico anaerobico. Questo risulta essere accentuato in condizioni di basso flusso coronarico (ischemia cronica) con conseguente ridotta disponibilità di ossigeno da parte del tessuto cardiaco. Scopo di questo esame è escludere o confermare la presenza tessuto miocardio vitale nell’area infartuale e/o in presenza di una severa stenosi coronarica, al fine di una eventuale procedura di rivascolarizzazione.

La PET globale corporea con 18F-DOPA serve a rilevare l’eventuale presenza di carcinomi midollari della tiroide, di feocromocitoma, un tumore delle ghiandole surrenali (quando i risultati di altre metodiche sono dubbi), di insulinomi, di paragangliomi e di neoplasie GEP-NET. La PET cerebrale con 18F-DOPA utilizza il radiofarmaco 18F-DOPA, analogo marcato dell’aminoacido L-DOPA, per individuare i segni della malattia di Parkinson nelle persone che presentano sintomi agli stadi iniziali o poco evidenti. Bisogna digiunare per almeno le 6 ore precedenti l’esame e può essere utile sospendere i farmaci anti-malattia di Parkinson almeno 12 ore prima dell’esame.

Scintigrafia

Cos’è e a cosa serve?

La scintigrafia è una metodica di diagnostica per immagini che si basa sulla somministrazione di radiofarmaci. Si utilizzano molecole simili a quelle utilizzate nella PET, ma meno specifiche. E’ usata al fine di ottenere delle immagini che, esaminando il funzionamento dell’organo o/e degli organi, aiutano il medico a diagnosticare correttamente lo stato di salute del paziente. La macchina (gamma camera) è in grado di effettuare sia immagini planari che tomografiche, cioè tridimensionali. Viene effettuata principalmente in ambito oncologico ed è utile per l’individuazione precoce delle metastasi, sopratutto per metastasi ossee. La scintigrafia miocardica perifusionale serve per la valutazione dei pazienti che presentano delle alterazioni sospette o già diagnosticate a livello delle coronarie. In questo caso la scintigrafia è utile non solo per la diagnosi, ma anche per la valutazione dopo la terapia, ad esempio dopo un’angioplastica. La scintigrafia tiroidea è molto importante per la valutazione delle patologie tiroidee, sia di tipo infiammatorio che di tipo nodulare. Esistono poi altri tipi di scintigrafie, ad esempio quella dei recettori per la somatostatina, importante per la valutazione dei tumori a endocrini.

Quali scintigrafie si effettuano?

  • Scintigrafia globale corporea con cellule autologhe marcate
  • Scintigrafia cerebrale con angioscintigrafia, studio completo
  • Scintigrafia epatica
  • Scintigrafia del transito esofageo
  • Scintigrafia polmonare
  • Scintigrafia renale
  • Scintigrafia tiroidea, paratiroidea, ghiandole salivari 
  • Tomoscintigrafia cerebrale (SPET)
  • Tomoscintigrafia miocardica (SPET)
  • Angiocardioscintigrafia all’equilibrio a riposo e dopo stimolo
  • Scintigrafia ossea total body
  • Linfoscintigrafia

La tomoscintigrafia miocardica è un esame diagnostico non invasivo che consente di raccogliere informazioni sul funzionamento del cuore. L’esame prevede la somministrazione di un radiofarmaco debolmente radioattivo che si fissa a livello del muscolo cardiaco. Le immagini acquisite da un’apparecchiatura chiamata gamma-camera vengono elaborate e interpretate dal medico nucleare e dal cardiologo che ha effettuato la prova e danno informazioni sullo stato di perfusione del cuore e sui vari parametri relativi al suo funzionamento.

La tomoscintigrafia miocardica include due parti dell’esame:

  1. Esame sotto sforzo, dove il radiofarmaco viene iniettato al termine della prova da sforzo o della prova dopo stimolo farmacologico (il tipo di prova è deciso dal cardiologo che esegue l’esame, in base ai dati clinici del paziente).
  2. Esame a riposo, dove il radiofarmaco viene iniettato al paziente nelle condizioni di riposo.