Con ICD indichiamo il defibrillatore cardiaco impiantabile, ovvero un dispositivo che viene solitamente impiantato sottopelle a quei pazienti a rischio di disturbi cardiaci.
L’ICD, infatti, è capace di generare degli impulsi elettrici diretti al cuore che, in caso di anomalie, sono in grado di ristabilire un ritmo cardiaco regolare.
Tuttavia, il crescente utilizzo di smartphone e dispositivi intelligenti indossabili apre le porte a possibili domande circa l’interferenza che quest’ultimi possono creare in presenza di ICD.
Oggi, SYNLAB riporta proprio uno studio in merito, condotto dal Prof. Maurizio Santomauro, Cardiologo presso i Medical Center SYNLAB SDN a Napoli.
Che cosa dice lo studio?
Innanzitutto, è essenziale ricordare che tutti gli ICD sono dotati di un interruttore magnetico integrato progettato per attivare o disattivare le funzionalità del dispositivo.
Dunque, i magneti sono accessori che possono essere utilizzati per inibire temporaneamente l’erogazione della terapia d’urto, se posizionati correttamente.
Se questo accade, circa un secondo dopo l’applicazione del magnete, si sentiranno dei segnali acustici. Il segnale acustico continuerà mentre il magnete è tenuto in posizione e la terapia continua ad essere inibita a meno che il magnete non venga rimosso.
Quando il magnete viene rimosso, il riconoscimento dell’aritmia riprende e l’erogazione della terapia viene ristabilita.
Tuttavia, esistono Smartphone dotati di MagSafe, ovvero un connettore magnetico che consente di collegare custodie e cavi di ricarica sul retro del dispositivo, che, secondo diversi studi, possono causare interferenze con l’ICD.
Nello studio condotto dal Prof. Maurizio Santomauro su 51 pazienti con ICD*, per esempio, sono state rilevate interferenze elettromagnetiche clinicamente significative in 42 pazienti.
In tutti i casi, l’interferenza magnetica con specifici smartphone si è verificata solo quando il telefono è stato posizionato in prossimità della tasca dell’ICD, con il retro del cellulare rivolto verso l’ICD.
Lo studio, dunque, dimostra che la modalità di inversione del magnete può essere attivata quando alcuni degli smartphone più diffusi dotati di tecnologia MagSafe vengono posizionati direttamente sulla pelle sopra un ICD transvenoso. Gli stessi, dunque, hanno il potenziale per inibire le terapie d’urto.
Pertanto, per evitare interferenze tra smartphone e ICD, è consigliabile tenerli ad almeno 15 cm di distanza dai dispositivi, evitando di posizionare gli smartphone vicino al dispositivo medico impiantato.
Santomauro Maurizio et al. (2022), “Interferenze elettromagnetiche su defibrillatore cardioverter impiantato da smartphone Apple e Huawei Magsafe Technology”, Online Journal of Cardiology Research and Reports.